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MUSICA SACRA
Eliminato Baglioni dalla santa hit parade
di Tommaso Cerno

L'Espresso: meno lagne e strimpellatori nelle parrocchie?

Segnalato da Pasquale Cristina
Fonte: Papa Ratzinger blog
Da L'Espresso
, 18 settembre 2009

Le note in parentesi quadra e su fondo verde sono commenti del Prof. Pasquale Cristina

       Il cardinale Cafarra mette all'indice un elenco di brani e la Cei vara il canzoniere benedetto. La Chiesa rispolvera il canto gregoriano e lancia un nuovo anatema: niente accordi facili da gita in tenda, niente battimani...

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature
e quanto scritto nello spazio giallo sono della Redazione

       Via le chitarre [a] , banditi gesti e autori profani.
       Il cardinale Cafarra mette all'indice un elenco di brani. E la Cei vara il canzoniere benedetto.
       Prima il crocifisso che torna al centro dell'altare papale, poi il prete che può voltare le spalle ai fedeli, secondo il rito di San Pio V, e adesso l'Indice dei canti proibiti a messa.
       Il restyling della liturgia, caro a Benedetto XVI, passa al setaccio anche gli spartiti musicali. Le chitarre resteranno chiuse nelle custodie [b], saranno vietati i canzonieri scout e i tamburi verranno banditi dai templi.        Nell'era di YouTube, la Chiesa rispolvera il canto gregoriano e lancia un nuovo anatema: niente accordi facili da gita in tenda, niente battimani, sotto le volte affrescate delle basiliche risuoneranno le polifonie degli organi rinascimentali e le partiture sacre.

 

[a] Troppo bello per esser vero!

 

 


[b] E chi glielo dice al vescovo Giuliodori, bassista di fama?

       A Bologna, il cardinale Carlo Caffarra si è mosso in anticipo, depennando di proprio pugno i canti indigesti. "Mai più", ha vergato al fianco di brani scout diventati ormai dei classici, come 'Alleluja la nostra festa', che si intona gesticolando [c], oppure 'Osanna eh', che contiene però un errore teologico e, in un verso, confonde il Padre con il Figlio. "Basta canzoni sciatte", tuona il porporato nel libro intervista di Alessandra Borghese.
       Ma la controriforma musicale non si fermerà sotto la Madonna di San Luca. La Conferenza episcopale sta per trasmettere le nuove regole a tutti i parroci italiani. Si chiama 'Repertorio nazionale per i canti della liturgia', è già stato compilato, e la pubblicazione è attesa entro settembre.

 

 

[c] Definiscesi scientificamente "svitamento di lampadine", ché l'atto del cantore, qual bruto ritmicamente dimenantesi coi palmi delle mani levati verso l'alto, simula il gesto di chi abbia a disallogare ampolle elettriche penzolanti dal soffito.

       Non la si può certo definire una hit parade sacra, ma l'effetto sarà lo stesso. Da San Gennaro a Sant'Ambrogio, spariranno i Gen Rosso e le melodie orecchiabili come 'Dolce sentire', interpretata da Claudio Baglioni, per privilegiare i testi ispirati ai salmi, dal 'Kyrie eleison' di Berthier, al 'Gloria' di Lécot, passando per messale romano e tradizione italiana.

 

 

       Nessuna censura, ripetono alla Consulta per la liturgia, semmai il problema è opposto. E cioè che quelle canzonette non avrebbero dovuto mai varcare i santi portoni:
       "Si vuole riprendere la prima proposta fatta nel 1979, pur consapevoli che questa selezione non è in grado di venire incontro a tutte le esigenze locali", spiegano alla Cei.
       Ogni eventuale integrazione, per essere ammessa, dovrà tenere conto "della verità dei contenuti in rapporto alla fede vissuta nella chiesa" e, per gli accompagnamenti, della qualità della composizione.

 

 

       "È un richiamo al valore della liturgia, a messa si canta la fede, non solo parole e sentimenti", avverte don Manlio Sodi, presidente della Pontificia accademia di teologia di Roma. Come a dire che nemmeno in Parlamento si entra senza cravatta, e che preservare il rispetto di un luogo religioso non va considerata una censura.

 

 

     Questa è la teoria, poi c'è la pratica fatta di canzonieri e lupetti dell'Agesci, che celebrano la messa nel bosco e strimpellano davanti al fuoco. La chitarra è il simbolo di quel modo di pregare, "visto che non si può scalare una montagna con l'organo in spalla", ripete chi ha intonato i canti religiosi e ne ha pure composti alcuni di celebri.

 

 

       La capo scout Lucia Spaccia è l'autrice, assieme a Laura Fiori, dell'Alleluja gestuale che sarà escluso dal repertorio. Nelle sue raccolte si trova un po' di tutto, dall' "Ave Maria" fino a Beatles e De Andrè, perché negli anni c'è stata una contaminazione con i canti delle parrocchie: "Esiste una tradizione trentennale (1) di strumenti diversi dall'organo nei canti liturgici,che non va dispersa" (2), dice Lucia.

 

(1) Trent'anni non fanno tradizione!

(2) No, va cancellata, radicalmente cancellata, non dispersa.

       Per il resto gli scout sono d'accordo che non tutto possa essere suonato in chiesa. Già oggi, ripetono i gruppi da Milano a Roma, si distingue fra messa dei ragazzi e cerimonia solenne. "L'organo è affascinante, ma pretende una conoscenza (3) che può diventare un limite fuori dalle cattedrali, dove Gesù comunque ascolta". [d]

 

(3) In chi lo suona o in chi lo ascolta?

[d] Banalità del genere non hanno più nessun fondamento pedagogico, didattico ed, ovviamente, pastorale.

 

Trascriviamo soltanto quattro commenti tra i 16 riportati sul blog:

 

 

       Doriana ha detto...
Cari amici permettetemi un Alleluja da parte mia!!!!!!! Forse finalmente, riusciremo ad assistere ad una messa senza battimani, farfalline, cetechisti camuffati, talari spaziali, racconti fantastici al posto delle omelie, canti che sembrano le canzoni di San Remo e tante tante tante altre cose!!!!!!!!!!
Bastaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!
Speriamo davvero che sia la volta buona che la Messa riacquisti il suo valore e la sua dignità. (4)

 

 

 

 

 

(4) Condividiamo in pieno! Brava Doriana.

       Raffaella ha detto...
Le chiese non si riempiono con le chitarre (5) (se cosi' fosse perché sono vuote? (6)), ma con l'esempio e la testimonianza di vita dei sacerdoti. (7)

 

(5) Ben detto.
(6) Giustissima osservazione!
(7)... che oggi lasciano tanto a desiderare...

       Anonimo ha detto...
Era oraaaaaaaa!!!!!!!!!!!
Oh mamma guarda come mi diverto!!!!! Per trent'anni abbiamo subito di tutto.
Alla prima Comunione di quest'anno "Alleluja" con tanto di battimani e con quel bellissimo (macabro) battito d'ali, le manine alzate.
Poi il santo: osanna è......cos'è?. Con tanto di tappeto e tutti i bimbi accovacciati accanto ad una catechista, ben parata , truccata che finge di essere dirttore d'orchestra (da brividi ) da ridere!!!!! o anche da piangere.
Poi il Padre Nostro, con tanto di catena umana alla Nanni Moretti. Bastaaaaaaaaaa! Che sia la volta buona di partecipare ad una Santa mesa seriamente

 

 

       fr. A.R. ha detto...
Se è tutto vero quello che dice l'articolista c'è solo da rallegrarsi. Piano piano, mattone su mattone (come dice il canto scout...) sta venendo su la casa di Dio come la voleva il Sacrosanto Concilio Vaticano II (8). Sono tanto contento. E il merito è tutto di Papa Benedetto (9)   (naturalmente guidato dallo Spirito Santo (10)).

 

(8) Osservazioni tanto contraddittorie quanto ridicole non potevano venire che da un frate, "fr. A.R.": cosa hanno fatto fino ad ora i costruttori vaticanosecondisti? o hanno disubbidito al loro concilio?

(9) Questo almeno è quel che si vuol far credere: per far passare come tradizionalista Benedetto XVI, ma tutti sappiamo che così non è. Timeo Danaos, et dona ferentes! Invece che plaudire e gridare al miracolo, aspettiamo: se sono rose fioriranno. Comunque, nulla vieta che Dio si possa servire di Benedetto XVI per rimettere le cose a posto, e questo noi speriamo vivamente!
(10) Perché, gli altri Papi non erano guidati dallo Spirito Santo? e se lo erano perché non hanno preso gli stessi provvedimenti? O erano dei ribelli, dei disubbidienti, dei recalcitranti alla guida divina?

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